OSCILLANDO




Mi è capitato ancora, come da bambina vivere quella sensazione di distacco, essere presente e perdermi in altre dimensioni. Il delirio di questi giorni mi ha ricondotta verso universi conosciuti, familiari, a volte accoglienti ed altre ostili.



Come un tempo, avvertivo il corpo dilatarsi fino alla dissolvenza e subito dopo contrarsi come a diventare un unico piccolo nucleo. Sistole e diastole, inspiro ed espiro, luce e buio, tristezza ed euforia.
Ho visitato particelle d'acqua e mi sono lasciata evaporare. Ho penetrato il fuoco ed ho plasmato la cenere. Ho dormito nella grande culla ed i miei confini si sono espansi dentro di essa.



Ora tutto è tornato normale. Ora sono di nuovo io: la mia torre chiama e continua a chiamarmi con voce non più impercettibile. Urla...

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